Ecco la terza puntata sul tema "l'aggressività del
bambino". Abbiamo precedentemente descritto le caratteristiche dello sviluppo "normale" del bambino da 0 a 1 anno, e di quello del bambino da 1 a 2 anni, indicando quali siano gli interventi da privilegiare.
LO SVILUPPO "NORMALE" DELL'AGGRESSIVITA':
IL BAMBINO DA 2 A 3 ANNI
- Il numero di "crisi" è tendenzialmente molto elevato a quest'età: è così che il bambino esprime le sue frustrazioni.
- Il suo pensiero è diviso in due: "a me" o "non a me". I limiti imposti dall'adulto fanno parte del "non a me" e frustrano il piccolo.
- Crisi e urla sono spesso la conseguenza di un'incapacità nel realizzare un obiettivo che il bambino aveva deciso di "fare da solo": il desiderio di autonomia in questa fascia d'età è molto grande.
- I conflitti per il possesso tra due bambini sono molto numerosi: spesso si osservano atti aggressivi come tirare i capelli, mordere o picchiare per prendere un giocattolo.
- Un po' alla volta il bambino avrà accesso al linguaggio, che gli permetterà di esprimere le sue frustrazioni.
COME INTERVENIRE
A partire dai 2 anni è possibile cominciare a utilizzare il momento di riflessione nel momento in cui il bambino compie un gesto aggressivo. Ad esempio, quando un bambino colpisce un altro bambino, dirgli chiaramente "NO!" e chiedergli di compiere un gesto riparatore. Se ciononostante il gesto si ripete, far sedere il bambino nell'angolo della riflessione ( o del pensare) e chiedergli di rimanere per circa 1-2 minuti. A questo momento di riflessione, possiamo fare seguire un gesto di riparazione come scusarsi o abbracciare l'altro.
liberamente tratto e tradotto da:
LEGGI ANCHE:
Nessun commento:
Posta un commento