mercoledì 1 maggio 2013

L'aggressività nel bambino da 2 a 3 anni: come intervenire

Ecco la terza puntata sul tema "l'aggressività del bambino". Abbiamo precedentemente descritto le caratteristiche dello sviluppo "normale" del bambino da 0 a 1 anno, e  di quello del bambino da 1 a 2 anni, indicando quali siano gli interventi da privilegiare.

LO SVILUPPO "NORMALE" DELL'AGGRESSIVITA':

IL BAMBINO DA 2 A 3 ANNI


  • Il numero di "crisi" è tendenzialmente molto elevato a quest'età: è così che il bambino esprime le sue frustrazioni.
  • Il suo pensiero è diviso in due: "a me" o "non a me". I limiti imposti dall'adulto fanno parte del "non a me" e frustrano il piccolo.
  • Crisi e urla sono spesso la conseguenza di un'incapacità nel realizzare un obiettivo che il bambino aveva deciso di "fare da solo": il desiderio di autonomia in questa fascia d'età è molto grande.
  • I conflitti per il possesso tra due bambini sono molto numerosi: spesso si osservano atti aggressivi come tirare i capelli, mordere o picchiare per prendere un giocattolo.
  • Un po' alla volta il bambino avrà accesso al linguaggio, che gli permetterà di esprimere le sue frustrazioni.

COME INTERVENIRE

A partire dai 2 anni è possibile cominciare a utilizzare il momento di riflessione nel momento in cui il bambino compie un gesto aggressivo. Ad esempio, quando un bambino colpisce un altro bambino, dirgli chiaramente "NO!" e chiedergli di compiere un gesto riparatore. Se ciononostante il gesto si ripete, far sedere il bambino nell'angolo della riflessione ( o del pensare) e chiedergli di rimanere per circa 1-2 minuti. A questo momento di riflessione, possiamo fare seguire un gesto di riparazione come scusarsi o abbracciare l'altro.


liberamente tratto e tradotto da: 




LEGGI ANCHE:

Nessun commento:

Posta un commento